Ben trovati con il nostro pocket news, il nostro spazio dedicato a pillole, in questo caso sono pillole economiche rosee, le abbiamo volute definire così perché parleremo di quelle che sono le previsioni future post estate, che danno un’economia in crescita, però sappiamo anche bene che le stime vanno prese un po’ con le pinze quindi abbiamo aggiunto anche “toccando ferro” perché ci sono ancora molte situazioni incerte e il mercato le sconta in anticipo, quindi in questo momento ha messo in conto che la ripresa ci sarà perché non ci sono più le restrizioni a causa della pandemia ma ci sono ancora molti punti interrogativi. Ma tracciamo questo piccolo percorso per vedere effettivamente quali sono le previsioni per il nostro paese.
La ripresa economica potrebbe essere ancora più veloce rispetto a quella che avevamo messo in conto. Le riaperture stimolano la ripresa quindi l’allentamento delle restrizioni ha creato una crescita più rapida, soprattutto in prospettiva. In Europa l’economia dovrebbe salire del 4,8% quest’anno e del 4,5% l’anno prossimo, ma quali sono i principali fattori che contribuiscono? I consumi e gli investimenti privati potrebbero essere i principali motori della crescita, in più la riapertura ha vantaggiato maggiormente le imprese del settore servizi. Ma andiamo avanti, vediamo cosa ci dice Confindustria, che è ottimista, ma al contempo lancia anche un monito. Dopo i cali registrati nel 2020, l’anno in cui proprio siamo stati nel pieno della pandemia, i livelli degli investimenti sono tornati ai livelli pre-Covid, quindi questo sicuramente un’ottima notizia, ma c’è un MA. Bisogna evitare facili illusioni perché la strada è ancora lunga. Confindustria ci dice che la ripartenza al di là delle riaperture, passa dalle riforme e questo e questo è un chiaro appello alla politica che deve accelerare tutto il processo di riforme strutturali del paese, quindi bisogna agire direttamente sul sistema paese, altrimenti non si è fatto molto.
L’Istat, anche loro ci forniscono prospettive favorevoli, confermata dalla ripresa della fiducia di consumatori e imprese. PIL previsto al rialzo del 4,7% quest’anno e nel periodo di marzo-maggio il livello della produzione industriale è aumentato, dobbiamo sempre tenere presente che però questi dati si confrontano con quelli dello scorso anno, quando tutto era fermo, quindi ovviamente mostrano un più davanti, ma bisogna confrontarli anche con altri indicatori. Altro punto: nel mese di giugno prosegue la spinta dei prezzi dei beni energetici sull’inflazione al consumo, che rimane comunque sui livelli precedenti. Il differenziale tra la nostra inflazione e quella dell’area euro si mantiene in negativo, continuando a rappresentare un fattore per la competitività internazionale. Dall’Europa arriva un messaggio dell’Unione Europea, che anche in questo caso è di ottimismo, perché l’economia dell’UE potrebbe tornare ai livelli pre-pandemia alla fine del 2021, inizialmente invece si era parlato di inizio 2022 quindi è stato anticipato tutto. La crescita italiana è prevista del 5%, una percentuale molto importante, ma anche qui c’è un punto decisivo, che è l’impulso del fondo per la ripresa, 248 miliardi in 6 anni e ovviamente parliamo del PNRR, sappiamo molto bene che bisognerà metterli a frutto come si deve o non ci sarà nulla da fare.
E allora detto questo, gli italiani come vedono il loro futuro? Il 52% ritiene che la situazione economica migliorerà nei prossimi 12 mesi quindi più della metà degli italiani vede il futuro positivo, ma anche qui dobbiamo entrare nel dettaglio e vediamo che c’è scetticismo per l’evoluzione del mercato del lavoro, infatti solo il 19% crede in un incremento dell’occupazione. Il12% vede però un miglioramento della personale condizione economica, il 35% pensa di incrementare consumi e acquisti, il 54% pensa di spendere di più per pranzi e cene fuori casa, il 40% pensa di spendere più per le vacanze, il 33% per cultura, sport e tempo libero.
Allora, tirando un po’ le somme, le previsioni sono sicuramene positive, sono rosee e però bisogna sempre incrociare le dita e toccare ferro perché alla fine è tutta questione di elementi che si devono combinare. Sarà una sfida complicata, ma sicuramente bisognerà far fronte a quello che succederà dopo l’estate.
Grazie per essere stati con noi.