Mercati: cosa aspettarsi dopo il giro di boa del primo semestre

Economia reale e liquidità emessa dalle banche centrali, qual è il vero rapporto tra questi due aspetti? Ce lo spiega Giancarlo Marcotti nella sua nuova puntata del “Fatto di Marcotti”, con cui abbiamo fatto il punto della situazione sugli scenari economici e politici alla fine del primo semestre 2021.
Mercati
https://www.youtube.com/watch?v=gYBkUisEaA0&t=1s

Economia reale e liquidità emessa dalle banche centrali, qual è il vero rapporto tra questi due aspetti? Ce lo spiega Giancarlo Marcotti nella sua nuova puntata del “Fatto di Marcotti”, con cui abbiamo fatto il punto della situazione sugli scenari economici e politici alla fine del primo semestre 2021.

Eccoci tornati in diretta con il “Il fatto di Marcotti”, Giancarlo buongiorno. Sei già pronto?

Buona giornata a te Manuela.

Oggi con te faremo una bella panoramica su questo primo semestre del 2021 di cui si sta parlando molto da quando si è concluso, ma ragioneremo in prospettiva futura soprattutto perché poi siamo nel pieno della trading week, quindi cerchiamo di capire come muoversi su i mercati anche alla luce di quello che è successo nel primo semestre e di quelli che sono i dati macro e le previsioni. Però partirei da quelli che sono gli scenari economici e politici, mettiamo sul tavolo quelle che a tuo parere sono le questioni più importanti del momento.

Diciamo che siamo in una situazione molto particolare, in tutto il mondo, nel senso che, è il momento dal punto di vista sanitario migliore per l’Europa ma ci sono queste preoccupazioni per il futuro quindi non riusciamo ad essere del tutto soddisfatti perché abbiamo sempre questa paura delle ricadute e quindi tutto è abbastanza sul teso, non è un momento facile, anche se però, vedendo i dati dovremmo essere postivi, il fatto che invece abbiamo queste previsioni che non ci lasciano tranquilli, è una cosa che ci porteremo dietro per diverso tempo.

Prima di passare proprio al primo tema specifico della giornata, aggiungiamo una notizia più legata agli aiuti economici, perché questa settimana ci sarà il decreto ristori, ancora il governo è al lavoro per aiutare le imprese che devono ricevere un oi’ di benzina per ripartire.

È proprio questo che intendevo, abbiamo una situazione sanitaria decisamente buona, eppure abbiamo i soliti problemi che avevamo prima, ristori che erano stati promessi continuano ad essere in ritardo, se abbiamo bisogno di ristori vuol dire che la situazione ancora non va bene, i problemi ancora non sono superati.

Primo spunto, mercati: cosa aspettarsi dopo il giro di boa del primo semestre? È stato un semestre con la propensione al rischio se vogliamo dirlo in modo generico, abbiamo da un lato i beni rifugio, quelli che erano stati spinti al rialzo nel periodo della pandemia, come l’oro e i titoli di stato, mentre si è visto un netto miglioramento in questo semestre su altri segmenti, come l’azionario, il rame o il petrolio, però alla base di tutto c’è questa grande scommessa: la ripresa dell’economia. Che idea ti sei fatto? Poi dopo andiamo verso le previsioni.

Allora, si può fare un bilancio del semestre per quanto riguarda i mercati finanziari che chiudono il semestre il 30 giugno, per quanto riguarda l’economia reale, il prodotto interno lordo, che è l’elemento più importante, conosciamo solo la stima, quindi in questo caso dovremo aspettare la fine di luglio per vedere quanto è aumentato il PIL, ma sappiamo anche che il secondo trimestre dell’anno scorso, è stato ovviamente il peggiore, eravamo in lockdown quindi si era fermata di fatto l’economia. Questo secondo trimestre pur non avendo i dati, sicuramente saranno percentuali di crescita, prevista a doppia cifre, ma ripeto si fa un raffronto con un trimestre disastroso, quindi bisognerà vedere sia rispetto allo scorso anno, sia rispetto al trimestre precedente, ma comunque sono dati che per ora non conosciamo. Conosciamo e possiamo azzardare, gli indici di fiducia, che potrebbero darci delle indicazioni. Così come conosciamo i dati dei mercati finanziari, che come dici tu, hanno premiato il rischio, anche per la solita questione che gli investimenti meno rischiosi, quelli sul reddito fisso, sono governati dalle banche centrali che continuano a sostenere l’economia attraverso l’emissione di liquidità, non sono bastati i tassi a zero e si è dovuti intervenire materialmente le banche ad aiutare l’economia. Chiariamo che si sperava che questo intervento fosse temporaneo, invece continua tutt’ora sia negli Stati Uniti sia in Europa e anche al di fuori, quindi l’economia ha ancora bisogno di un grande aiuto da parte delle banche centrali, questo anestetizza i mercati meno rischiosi e anestetizzando questi mercati almeno una parte di questa liquidità va a finire su gli asset meno rischiosi cioè, sugli inidici di borsa e qui vediamo che i primi 6 mesi sono stati eccezzionali, se non sbaglio il miglior semestre, escludendo il 2019, degli ultimi 20 anni, molti indici sui massimi storici.

Ma infatti, proprio per questo, è stato messo in evidenza questo scollamento tra l’andamento dei mercati e l’economia reale, proprio a causa del Covid.

Anche l’indice della Borsa italiana, è sui massimi degli ultimi 13 anni, dal nefasto 2008 che la borsa italiana non raggiungeva questi livelli, questa crescita è giustificata dal fatto che arrivano sui mercati questi aiuti delle banche centrali, io mi soffermerei in particolare su aspetto.

Scusami Giancarlo, è corretta secondo te l’espressione “giro di Boa”, è un’espressione che ti piace?

Si ma tutto è questo è già incorporato nei mercati, noi dobbiamo pensare che andremo in contro ad una situazione migliore rispetto a quella che ci siamo lasciati alle spalle. Però questo ottimismo è gia incorporato nei valori di borsa, è questo che dobbiamo tenere presente, se questo semestre sarà migliore del medesimo trimestre la risposta è si, se noi prevediamo che il terzo e il quarto trimestre saranno migliori di quelli dell’anno scorso, è molto probabile di si, quindi teoricamente dovremmo essere ottimisti, il peggio è passato, si, ma nei mercati tutto ciò è ampiamente scontato. I mercati stanno scontando un’euforia, non un aumento o miglioramento dell’economia, ma un’euforia. Mi sto riferendo in particolare all’indice Nasdaq, se noi guardiamo gli ultimi due anni e mezzo, il Nasdaq è più che raddoppiato, con titoli che poi hanno fatto titoli strabilianti, ma vedere l’indice su questi livelli è impressionante vedere cosa è accaduto e ci incorpora un ottimismo, che va bene, l’euforia invece no.

Esatto, anche perché, l’euforia, a parte che sui mercati credo sia fuori luogo in generale, mantenere l’euforia è sempre azzardato visto che il mercato è imprevedibile, men che meno adesso, perché l’ottimismo si respira, ma non possiamo dimenticare che i dati forniti oggi, saranno influenzati anche dalle decisioni delle banche centrali, non sappiamo ancora la tempistica entro le quali avverranno e lo scenario sarà diverso da quello di cui stiamo parlando oggi.

Concordo ancora una volta, mi capisci quando dico che l’euforia sui mercati non è positiva, ma spesso si sente che quelli che dicono che ci sarà un crollo sono proprio quelle che comperano, chi sta sui mercati queste cose le ha sentite milioni di volte ma obiettivamente un periodo così lungo in cui le borse hanno continuato a salire, non c’è mai stato nella storia, secondo me siamo all’interno di un periodo di euforia che nell’economia non vedo. Oltretutto se davvero fosse così, allora attenzione all’inflazione, perché se le banche centrali continuano ad emettere liquidità e l’economia va benissimo, allora attenzione che i prezzi esplodono se fosse così, quindi inviterei un po’ alla calma.

Nella frase che hai detto tu, si racchiudono proprio una serie di riflessioni, molti legano il fatto che l’economia vada bene grazie al fatto che le banche centrali emettano liquidità, tu invece da come lo hai detto, lo hai messo come se fossero pezzi distaccati, non è l’incursione delle banche centrali che aiuta l’economia e i mercati a stare in piedi?

Le banche centrali possono creare l’illusione, questo è la questione fondamentale, le banche non possono creare ricchezza, ma l’illusione che le cose andranno bene in futuro ed è una cosa positiva essere ottimisti sul futuro, è insito nell’uomo pensare che se una cosa va bene per un certo periodo di tempo continuerà ad andare bene mentre se va male continuerà ad andare male, quindi instillare fiducia nelle persone è una cosa positiva, ma questo fanno. È l’economia reale che crea invece la ricchezza, non le banche, che danno invece l’illusione di un futuro migliore, questo portare ad un processo virtuoso che può portare poi alla crescita economica. Adesso io mi riferisco all’Europa perché in effetti gli Stati Uniti stanno andando bene e già si vede la crescita, l’economia statunitense sta viaggiando ad un ritmo superiore a quello europeo.

È una corsa a due velocità quella delle borse, ovviamente riparti pure da qui, ma altro titolo: se parliamo del primo semestre 2021 e ti chiedessi chi sono i vincitori e i vinti nel panorama dei mercati, possiamo metterli un po’ uno dietro l’altro?

Dovremmo dire che tutti sono vincitori nel senso che i mercati obbligazionari non sono ne vincenti ne perdenti, sul mercato azionario gli aumenti sono stati stratosferici, sui mercati delle materie prime tutto bene perché sappiamo che il petrolio ha guadagnato il +50%, così come il gas naturale +40%, se vogliamo trovare un perdente, sono praticamente i metalli preziosi, hanno dei segni meno davanti alla performance semestrale, ma non è per forza una brutta cosa, perché per l’oro il calo è stato sensibile, ma rispetto ai valori storici non sono per nulla bassi, da quel punto di vista sembra che stia andando tutto bene ed è questo l’aspetto che mi va di sottolineare, sembra un’illusione, si sono create troppe aspettative sul futuro, anche questo è il rischio, dire il futuro sarà roseo, certo migliore del passato sicuro, ma ci vuole poco

È chiaro che in prospettiva futura, c’è la speranza che tutto sia in crescendo, ma c’è l’incognita in essere per esempio sulla variante delta, in questi giorni non si sente altro che quello, in prospettiva autunnale.

Il brutto della variante Delta è che non è l’ultima, è questa la cosa peggiore e quelle nuove non sappiamo che influenza avranno in rapporto con il vaccino, quindi non possiamo dire che quel problema ce lo siamo lasciati alle spalle.

È chiaro, navighiamo un po’ a vista, dovremo sempre fare i conti con esso finchè non ce lo lasceremo definitivamente alle spalle. Allora visto che siamo in estate, tutto prosegue e i mercati non vanno in vacanza, qual è il consiglio, che non so se è la parola giusta, che si può dare adesso a chi opera sui mercati o segue l’economia?

Io vedo che un po’ tutti i prezzi sono elevati, mentre una volta c’erano dei settori che erano stati un po’ dimenticati e che venivano riscoperti, magari c’erano settori come quello alimentare del food and beverage, che restavano per diverso tempo su livelli bassi, ma poi riscoperti, adesso non vedo proprio dei settori che sono sottovalutati, perché anche il petrolio ora è a 75, un livello elevatissimo, anche se lo abbiamo visto anche a 100. Quindi vedere questi aspetti. Poi non abbiamo tenuto conto di un fatto, della situazione geopolitica, quando c’era Trump dicevamo che l’America aveva brutti rapporti con gli altri paesi ed era colpa di Trump, adesso è arrivato Biden ma non è che siano migliorati, anzi l’amministrazione Biden parla di navi nel mare cinese, quindi anche la situazione geo politica non è tranquillizzante a causa di queste tensioni tra le grandi potenze. Una situazione di attesa, come è normale che sia quando ci avvicina alle vacanze, perché la volatilità può salire, visto che diminuiscono i volumi, quindi bisogna fare attenzione. Diciamo che vedo un’estate un po’ turbolenta.

News correlate...

Newsletter

Iscriviti ora per rimanere aggiornato su tutti i temi inerenti l’ambito economico.