Secondo un recente studio condotto da Confcommercio in collaborazione con Swg, la desertificazione commerciale, cioè la progressiva scomparsa di negozi tradizionali nelle vicinanze residenziali, sta causando cambiamenti significativi nei comportamenti di acquisto degli italiani.
Questo fenomeno spinge i cittadini a cercare negozi e centri commerciali lontano dalle loro abitazioni, con impatti rilevanti sul tessuto urbano e sulla qualità della vita.
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Diminuzione dei negozi tradizionali
L’indagine ha rivelato una riduzione marcata dei negozi specializzati, con una diminuzione del 46% per quelli di abbigliamento ed elettronica e del 42% per i servizi essenziali come i negozi di alimentari.
Questa tendenza è preoccupante, poiché i cittadini tendono a fare acquisti quotidiani di beni essenziali come farmaci e tabacchi in negozi vicini a casa, rispettivamente per il 64% e il 59% degli intervistati.
Tuttavia, per beni come abbigliamento, alimentari a lunga conservazione e prodotti elettronici, la maggioranza si sposta verso centri commerciali e grandi strutture distributive. In alcune aree urbane, le percentuali di acquisto di questi beni in negozi di prossimità scendono a soli 2-5%.
Impatti sulla vita quotidiana
La desertificazione commerciale ha provocato una serie di reazioni negative tra i cittadini. Il 22% degli italiani ha dichiarato di considerare un possibile cambio di abitazione se il fenomeno dovesse intensificarsi ulteriormente.
Inoltre, l’83% degli intervistati si sente triste per la chiusura dei negozi, e il 74% crede che questa situazione influisca negativamente sulla qualità della vita nel proprio quartiere.
Anche il 56% degli intervistati è scettico sulla possibilità che i negozi chiusi vengano rimpiazzati da nuove attività.
Il valore dei negozi di prossimità
I negozi di prossimità non solo soddisfano le esigenze quotidiane ma giocano anche un ruolo cruciale nel rafforzare il senso di comunità.
Il 64% degli italiani considera la presenza di negozi vicini un elemento importante per creare legami sociali, mentre il 57% crede che tali negozi contribuiscano a una maggiore sicurezza del quartiere.
Inoltre, il 26% ritiene che la presenza di negozi di prossimità possa aumentare il valore delle abitazioni.
Le reazioni al fenomeno e le proposte
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, ha sottolineato l’importanza dei negozi di vicinato, definendoli insostituibili anche nell’era digitale. Secondo Sangalli, questi negozi sono essenziali per rendere le città più vivibili, attrattive e sicure.
Per affrontare la desertificazione commerciale, è cruciale promuovere l’innovazione e sostenere la riqualificazione urbana, utilizzando al meglio i fondi europei disponibili.
In sintesi, la desertificazione commerciale rappresenta una sfida significativa per le città italiane, con effetti diretti sui comportamenti di acquisto e sulla qualità della vita urbana.
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