Nel giorno in cui iniziano gli esami di maturità, l’Italia si prepara ad affrontare una difficile situazione economica. Il 19 giugno, la Commissione Europea ratificherà l’apertura della procedura di infrazione per deficit eccessivo a Roma e in altre dieci capitali europee, tra cui Parigi e Bruxelles.
Il principale fattore che ha contribuito al disavanzo del 7,4% registrato nel 2023 è stato il Superbonus. Questo incentivo, insieme al bonus facciate, ha causato una perdita stimata da Bankitalia in 45 miliardi di euro, portando il deficit complessivo a 170 miliardi di euro.
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Misure correttive e compiti per il Governo Italiano
Tra le priorità del governo italiano per l’estate c’è la riduzione del disavanzo strutturale di almeno mezzo punto percentuale del PIL annuo, escludendo la spesa per interessi, fino al 2027.
Questa misura comporta un risparmio di circa 10 miliardi di euro. Inoltre, in vista della prossima manovra finanziaria, il governo dovrà trovare ulteriori 18-20 miliardi di euro per sostenere varie misure, tra cui il taglio del cuneo fiscale, l’eliminazione del canone Rai, la riduzione delle aliquote IRPEF a tre e vari sgravi fiscali a favore delle famiglie meno abbienti e delle madri lavoratrici con due figli.
Tuttavia, non è previsto per ora l’obbligo di ridurre il debito di un 1% medio annuo per chi supera il 60% del PIL.
Traiettoria di rientro del debito
Il 21 giugno, l’UE indicherà la traiettoria di rientro quadriennale o settennale che i paesi dovranno seguire in base alla sostenibilità dei rispettivi debiti e alla spesa primaria netta.
In Italia, questa spesa ammonta a 1.072 miliardi di euro. Il governo dovrà rispettare questi parametri nella stesura del nuovo piano di bilancio strutturale, che dovrà essere presentato a Bruxelles entro il 20 settembre.
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