“La ricchezza della Chiesa si è erosa. Il patrimonio immobiliare, le case vengono affittate tra il 20% e il 70% in meno, per una parte, circa il 15% viene affittato a canone zero, una parte a canone agevolato, una parte viene data ad amici degli amici. Quindi le case non riescono più a dare redditività. L’obolo di San Pietro rispetto ai 90-100 milioni degli anni d’oro, oggi si aggira tra i 50-60 milioni di euro l’anno, quindi si è fortemente ristretto. A tutto questo, dobbiamo aggiungere la mancanza dei criteri di trasparenza e modernità nella gestione dei patrimoni. Addirittura c’è un report fatto pervenire a Bergoglio dove si dice che i numeri vengono copiati a mano. E questo dà l’idea di un mondo che non è al passo coi tempi”.