Se si vuole far crescere il proprio capitale nel lungo termine, una buona strategia potrebbe essere quella di investire in azioni. Tuttavia, quando ci si approccia per la prima volta al mondo del trading, è naturale farsi alcune domande per capire quale sia il modo giusto per iniziare. Tra queste, vi è sicuramente quella relativa alla modalità di investimento, ovvero se optare per i CFD o per le azioni reali, come spiega la guida su come comprare azioni online di tradingmania.it.
Quando si parla di CFD, chiamati anche contratti per differenza, si fa riferimento a particolari strumenti che consentono di speculare sull’andamento del prezzo di una specifica azione, senza per questo doverla possedere realmente. Al contrario, invece, acquistare azioni reali vuol dire che si ottiene la proprietà effettiva su una quota di una società.
Dal momento che entrambe le opzioni hanno vantaggi e svantaggi, la scelta tra le due modalità deve essere fatta considerando quelli che sono i propri obiettivi di investimento, oltre che dal livello di rischio a cui si desidera esporsi e dall’orizzonte temporale.
Se si ha la necessità di operare con leva finanziaria, i CFD rappresentano la scelta più idonea, dal momento che permettono ai trader di avere il controllo su una posizione più ampia con un capitale ridotto. In termini pratici, questo significa che l’investitore avrà amplificato i propri guadagni potenziali e ridotto le eventuali perdite. Nel caso del trading a breve termine, in cui i movimenti di prezzo possono essere sfruttati rapidamente, questa opzione è sicuramente allettante. Inoltre, visto che con i CFD si può speculare sia sul rialzo che sul ribasso di un’azione, le opportunità di guadagno crescono a prescindere da quella che sarà la direzione del mercato.
Nonostante ciò, è bene sapere quelli che potrebbero essere gli eventuali inconvenienti. Infatti, dal momento che l’uso della leva aumenta la possibilità di andare incontro a perdite significative, i rischi sono più alti. Inoltre, bisogna anche considerare gli spread e i costi di mantenimento overnight, che possono erodere i profitti nel tempo.
Con le azioni reali, invece, gli azionisti acquistano una quota del titolo, diventando proprietari a tutti gli effetti. Questo significa che entreranno in possesso di diversi diritti, tra cui quello ai dividendi e al voto durante le assemblee societarie. Va da se che questa tipologia di investimento si presta meglio a coloro che sono orientati verso un approccio a lungo termine e che desiderano costruire un portafoglio solido basato sulla crescita aziendale. A differenza dei CFD, il vantaggio delle azioni reali è quello che non sono soggette a costi di finanziamento. Inoltre, garantiscono una maggiore sicurezza in caso di oscillazioni di mercato visto che non vi è la possibilità di liquidazione automatica dovuta alla leva finanziaria. Tuttavia, se si vogliono acquistare azioni reali, bisogna possedere un capitale iniziale superiore rispetto a quello che servirebbe per i CFD.
Dunque, solo dopo aver compreso il tipo di investimento e aver scelto la strategia che si intende adottare, si potrà fare una scelta tra CFD e azioni reali. Sicuramente coloro che apprezzano di più un approccio di tipo speculativo ed può sostenere una maggiore esposizione al rischio, vedrà nei CFD uno strumento utile per trarre vantaggio dalla volatilità del mercato e operare con maggiore flessibilità. Diversamente, chi cerca qualcosa di più stabile e che possa crescere nel tempo, traendo vantaggio dai dividendi e dalla solidità delle aziende, è probabile che si troverà a proprio agio nell’investimento in azioni reali.
Tuttavia, prima di compiere una scelta è bene anche considerare l’aspetto fiscale, dal momento che CFD e azioni reali sono soggetti ad un diverso tipo di tassazione. Altra cosa da tenere in mente è il tipo di piattaforma di trading utilizzata, visto che le condizioni offerte dai broker possono subire importanti variazioni in termini di commissioni, spread e strumenti di analisi disponibili. Ci sono broker, ad esempio, che offrono condizioni più vantaggiose per il trading di CFD, atri, invece, si mostrano più competitivi sulle azioni reali. Ecco perché una valutazione scrupolosa risulta essere necessaria per prendere la migliore decisione.
A tal proposito, sarà bene interrogarsi sulla propria attitudine, dato che la psicologia dell’investitore gioca un ruolo essenziale. Infatti, se il trading con leva dei CFD comporta, il più delle volte, la necessità di prendere decisioni di tipo impulsivo, con una gestione del rischio spesso inadeguata, l’investimento in azioni reali tende a favorire un approccio più razionale e disciplinato. Tuttavia, a prescindere dallo strumento che si decide di scegliere, la chiave per ottenere risultati positivi è quella di sviluppare una strategia chiara, diversificare il portafoglio e gestire il rischio in modo consapevole. C’è da dire che una buona parte di trader si serve di strategie di hedging, combinando CFD e azioni reali, in questo modo mette in atto un approccio capace di ridurre l’esposizione al rischio.
Così facendo si potrà bilanciare il portafoglio in maniera più efficace, mitigando le perdite durante condizioni di mercato avverse.