Nuova puntata di Trading the markets, con ospite Filippo Diodovich, market analysis di IG, al quale abbiamo sottoposto domande sul mercato delle telecomunicazioni, dopo l’annuncio della fusione tra AT&T e Discovery, sulla volatilità delle criptovalute e sul leader di mercato, Amazon.
Ed eccoci qua bentornati in diretta sulle fonti tv benvenuti a Trading the markets, sono esattamente le 17 manca mezz’ora alla chiusura dei listini, ovvero della seduta europea. andiamo intanto a vedere la performance di wall street che torna sopra la parità, accelera il comparto tecnico durante la seduta odierna, come possiamo vedere tutti i faang sono ben sopra la parità, insieme al comparto dei semiconduttori, le banche rimangono sulla parità insieme al comparto energetico che cede lo 0,7 per cento nonostante i nuovi record del petrolio, soprattutto ciò che è molto positivo è la guidance nonostante il fatto come dice tra l’altro the wall street journal, dice appunto che nonostante la pandemia che sta rallentando tantissimo negli stati uniti la guidance di walmart riguardo le vendite future rimane estremamente positive intanto walmart guadagna quasi il 2 per cento a wallstreet.
Altri due protagonisti sono i clienti AT&T e discovery, dopo all’annuncio di ieri, la notizia che ha letteralmente scombussolato il mercato o meglio il settore delle telecomunicazioni, il settore anche dei media, AT&T cerca naturalmente di competere con Netflix ha annunciato la fusione di Warner media con discovery, tra poco vedremo insieme che significa, che cosa significa questa fusione. intanto AT&Tl cede il 5 per cento, quindi netta e molto chiara la reazione del mercato. discovery rimane sulla parità,recupera terreno e netflix invece guadagna lo 0,35 per cento poi parleremo anche di Amazon, che ha naturalmente annunciato che ha avviato le trattative per acquistare le case cinematografiche per 9 miliardi di dollari, tra l’altro un accordo che le permetterebbe di rafforzare ulteriormente la propria offerta di contenuti su Prime video, quindi questa è una risposta netta alla fusione tra warner media e discovery. andiamo a vedere anche la seduta europea, i listini tornano sulla parità, il DAX poco sotto la parità, FTSI MIB poco sopra la parità, invece il CAC meno 0,13 per cento.
per quanto riguarda invece il mercato obbligazionario decennale americano a 1.064 quindi in rialzo di nuovo il rendimento del decennale, lo spread tra il btp e bund a 120 punti base, il decennale italiano al 1,09 quindi attenzione perché si sta avvicinando ad una quota importante ovvero all’ 1,10 per cento di rendimento. ma torniamo a wall street come sempre, come di consueto siamo in compagnia di Filippo Diodovich, market analysis IG, buon pomeriggio e grazie per essere con noi Filippo
Buon pomeriggio Aleksandra, buon pomeriggio al pubblico delle Fonti. ecco è una giornata estremamente interessante a wall street da una parte tutto ciò che accade nell’ambito dei media dall’altra parte naturalmente le trimestrali. io partirei delle dalle trimestrali perché vorrei approfondire tutto ciò che accade con i media, però che cosa significa a tutti questi numeri che abbiamo visto dai fondi walmart e soprattutto per l’economia americana e cioè i consumatori resistono, insomma fanno degli acquisti piuttosto importanti?
le cifre più significative sono state quelle di rivedere al rialzo gli obiettivi di fine anno sia da parte di walmart sia da parte di di macy’s, quindi questo fa capire come i consumatori americani continueranno a rivolgersi al ai centri commerciali dove si trovano walmart e macy’s, anche perché sono soprattutto gli acquisti proprio nei negozi fisici e non solamente l’ecommerce che wolmart e macy’s pensano che di ottenere dei risultati molto molto importanti. anche le cifre societarie trimestrali per quanto riguarda Home depot, sono state molto positive, hanno superato le attese, il titolo al momento non sta reagendo particolarmente bene insomma raggiunge la parità però comunque anche qui sono risultati significativi per far capire che comunque, la capacità di acquisto da parte delle famiglie americane è ancora forte magari anche proprio per gli aiuti statali, gli assegni arrivati dall’amministrazione.
senza alcun dubbio quindi wallmart o macy’s, se dovessimo scegliere per i nostri portafogli?
ma allora, per quanto riguarda la robustezza, la consistenza dei titoli, io preferisco un wallmart, che è un business diversificato rispetto a quello di macy’s, che principalmente vende abbigliamento mentre wallmart è un distributore totale per quanto riguarda anche le varie categorie di prodotto. quindi ecco ho una leggera preferenza per wallmart, però come detto sopra le catene di grande distribuzione americane possono essere tutte avvantaggiate dalle eventuali riaperture ormai quasi complete per quanto riguarda gli stati uniti
ciò che è incredibile è proprio il business di grande diversificazione, hai proprio ragione i termini di ecommerce abbiamo visto i conti del primo trimestre nel rialzo del 37 per cento, il che vuol dire che comunque rimane in termini di ecommerce sempre uno dei competitor principali di Amazon. Vorrei spostarmi velocemente sul mercato valutario perché ciò che stiamo vedendo con l’indice del dollaro è davvero incredibile, l’indice del dollaro ben sotto quota a 90, l’eurodollaro dona 22, che cosa significa questo l’indice del dollaro? ma soprattutto è lo scenario fino a fine anno, fino a non lo so, uno scenario di medio termine o di lungo termine?
ma può essere anche lo scenario di qualche settimana perché dipenderà molto poi da cosa farà la federal reserve, già domani avremo le minute per quanto riguarda i verbali dell’ultimo meeting del fomc, la fed in questo momento, il mercato sta credendo alle parole della fed, tra gli ultimi il vice presidente Richard Clarida, che ha continuato ad affermare e ha ribadito che la fed continuerà ad avere strategie ultra comodanti, fino a che non saranno raggiunti gli obiettivi sul mercato del lavoro e al momento le pressioni inflazionistiche non sono un problema, perché sono temporanee, il mercato sta credendo a queste parole e il dollaro si indebolisce, ma quanto può durare dipenderà sempre dai dati perché se l’inflazione dovesse mostrare ancora un 4/5 per cento di crescita il prossimo mese e anche magari anche nel mese di giugno, è evidente che la fed dovrà per forza cambiare atteggiamento, quindi lo scenario di base è che la fed continuerà la politica monetaria il più a lungo possibile, probabilmente 3/6 mesi, ma in caso di dati diciamo non favorevoli alle strategie monetarie della Fed, la Fed dovrà seguire invece l’esempio di bank of Canada e di bank of England sarà il processo di quel tipo.
ecco quindi da questi minuti ti attendi naturalmente qualche indicazione o Powell è già stato troppo chiaro durante l’ultimo incontro, ovvero non cambieremo la politica monetaria fino alla fine del 2022 che è poco credibile naturalmente?
per quanto riguarda i verbali sarà interessante proprio capire quali, se ci sono degli obiettivi di macro, di variabili macro, per quanto riguarda l’eventuale intervento da parte della fed. per quanto riguarda Powell, si continua a confermare questo atteggiamento ultra accomodante fino al 2022, ma anche qui è veramente difficile che possa resistere così a lungo. io credo che le date più importanti saranno quelle di inizio giugno quando saranno pubblicati i dati sull’inflazione e il nuovo report sui non farm payrolls, perché come detto, è soprattutto il mondo al lavoro americano che preoccupa la Fed. Se il mondo e lavoro americano evidenza forti miglioramenti sia in termini di tasso disoccupazione sia in termini di tasso di partecipazione alla forza lavoro, è chiaro che la Fed avrà meno dubbi per incominciare a cambiare politica monetaria.
ecco andiamo a vedere il nostro mistery chart, perché naturalmente quando riveleremo a chi appartiene il mistery chart, si aprono indubbiamente tantissimi altri argomenti da discutere, intanto sto mostrando il tuo mistery chart, proprio il tuo post su twitter, abbiamo ricevuto alcune risposte corrette credo che hai ricevuto anche tu alcune risposte corrette sui social, non mi sorprende perché i nostri telespettatori sono molto attenti. quindi a chi appartiene il mistery chart?
Certo, sono stati molto bravi, allora io faccio i complimenti soprattutto al trader Riccardo che è stato il più veloce a indovinare la soluzione per quanto riguarda il mistery chart, è il grafico di AT&T che è stato coinvolto recentemente in una grande operazione societarie è un grafico interessante perché se noi guardavamo la direzione di ieri proprio all’annuncio della fusione fra le attività di word media e di quelle di discovery, nel titolo era salito notevolmente per poi scendere, perché il mercato analizzando questa possibile fusione, non l’ha premiata particolarmente e anche nella sessione di oggi titolo è molto debole quindi, anche perché un po evidenzia insomma un insuccesso da parte delle strategie, soprattutto quelle del precedente amministratore delegato che era Stevenson perché insomma il nuovo è arrivato da poco anche se era già dentro l’azienda, che però sta cercando un po’ di rivoluzionare i clienti e cercare di concentrarsi soprattutto sul broad band business e wireless business anche perché AT&T è principalmente una compagnia telefonica e fare questo spin off delle attività media entertainment per vedere di riuscire un Po’ a rivitalizzare e fronteggiare la competizione degli altri grandi big del settore dello streaming
quindi a livello grafico è un buy?
a livello grafico no a livello grafico questa flessione è stata molto importante e quindi ci mette molti dubbi soprattutto se dovesse scendere sotto quota 29 dollari quindi sotto 29 dollari diventa proprio un sell più che un buy, per tornare a dare segnali positivi deve superare almeno 32- 32,50 dollari. la flessione è stata troppo importante e soprattutto nel momento di un deal, di un accordo che poteva invece portare il titolo più in alto, invece ha cambiato quasi il trend, quel trend rialzista che era partito ancora dai minimi di ottobre dello scorso anno oramai è messo in seria difficoltà.
ecco andiamo ad approfondire la notizia, per quanto concerne i clienti la fusione di AT&T, la fusione di warner media e discovery, questi sono a tutti i brand che rientrano nel gruppo di telecomunicazioni americano, AT&T ha annunciato la fusione della sua controllata warner media, proprietà tra l’altro di CNN come potete vedere da questo grafico con il gruppo multimediale discovery, proprietario tra gli altri del canale Eurosport. io ci tenevo ricordare ai nostri telespettatori, l’accordo arriva come ricorda anche di TFT, ovvero the financial times tre anni dopo l’acquisizione da parte di AT&T, per 85 miliardi di CNN, HBO e warner bros e riflette il cambio di passo dei tradizionali gruppi del settore nel tentativo di reinventare se stessi come hai detto tu proprio qualche istante fa Filippo, AT&T e discovery hanno generato assieme ricavi nel 2020 per 41 miliardi di dollari che si confermano con i 65 milioni del gruppo disney, il più grande del settore media nel mondo. Ora come mai queste decisioni considerando il fatto AT&T ha dovuto andare anche in tribunale perché c’erano tantissime questioni di antitrust dopo questa acquisizione da 85 miliardi, che cosa indica questo cambio, un’incapacità di competere a livello di cable tv o qualcosa altro perché sicuramente solo dopo tre anni, dopo tutte queste giornate in tribunale per tra virgolette legittimare questo acquisto di warner bros, decide di fare questa fusione di cedere tutti i suoi media assets?
sì allora hai detto giustamente, l’acquisto nel 2018 arrivava dopo anni e anni di lotta in tribunale che hanno un po’ ritardato e hanno provocato insomma non un grosso guadagno da questa fusione anche perché c’è stato poi successivamente un crollo, la decadenza per quanto riguarda il business delle pay tv e della televisione via cavo. se io penso a 78 anni fa time warner, era una delle aziende migliori in assoluto quella più ricercata, aveva anche già fatto sono una fusione con American online per quasi 100 miliardi di dollari che poi dopo non era stata anche quella particolarmente brillante, quindi decadenza delle pay tv questo è un tentativo di due grandi due grandi player del mercato dell’entertainment di unire le forze e creare questa nuova entità che ancora non sappiamo il nome per fronteggiare insomma questi grandi avversari, quindi sia da un punto di vista di contenuti, sia da un punto di vista di discussione sono molto forti e HBO max che era la risposta per quanto riguarda il mercato dello streaming di AT&T, rispetto soprattutto a Disney, è comunque partita anche in ritardo perché è partita almeno tre/ quattro mesi dopo Disney e questo ha portato sicuramente dei ritardi. vedremo ecco se il nuovo amministratore delegato David Zaslav, che sostituisce Jason Kilar, che era l’ex amministratore delegato di uno che era andato a riprendere le attività di warner media, riuscirà a a rivitalizzare. io ho qualche dubbio, qualche dubbio perché come il mercato è molto agguerrito, tanti competitor e oggi stesso abbiamo avuto la notizia di Amazon.
ora andiamo anche verso Amazon, prima finiamo il discorso di AT&T e Discovery perché questa fusione cerca di spendere 20 miliardi per i contenuti invece netflix da solo spende 17 miliardi cosa significa questo anche per Netflix e Disney?
significa tanto perché il business dello streaming online punta su due fattori principali: contenuti originali e libreria di contenuti video. Netflix ha puntato soprattutto sui contenuti originali, Disney ha fatto una via di mezzo. Amazon sappiamo che conta molto sulle librerie quindi è sicuramente un settore che sarà sempre più competitivo perché è un settore che tutti credono che può crescere ulteriormente perché avrà ancora un aumento di subscriber e di abbonati il prossimo anno, quindi Disney e Netflix dovranno ancora sempre di più investire e cercare di migliorare le proprie quote di mercato, ma non sarà facile. da utente spero che ne rimangano pochi perché altrimenti bisogna avere tantissimi abbonamenti per riuscire a vedere tutto quello che si vuole però diventa difficile anche per i consumatori.
assolutamente perché uno si deve iscrivere su più piattaforme, a questo punto intendo dire diventa difficile in termini di costi.
ecco per esempio che si tornava infatti tornando sul caso di AT&T e warner, HBO max costa 15 dollari al mese, che è un prezzo molto alto e molto piu alto per esempio alla quota di discovery plus che invece è tipo 6/7 dollari al mese, forse anche meno quindi per questo il nuovo amministratore delegato della nuova entità dovrà riuscire a proporre delle strategie di successo perché come detto non mancheranno le sorprese in questo comparto con nuove fusioni e nuovi matrimoni.
ecco invece un’ultimissima domanda come interpreti, la reazione del mercato soprattutto, per quanto riguarda AT&T, seconda giornata di fila meno 5 per cento, ieri ha chiuso in calo del 5 e mezzo per cento. vedo un ottimismo nei confronti di discovery, fortemente penalizzato perché c’è stato un selling importante, ma questo lo lasciamo da parte perché non c’entra con i fondamentali ma come interpretiamo questo sfiducia nei confronti di AT&T, perché a me sembra piuttosto una delusione.
a mio avviso le questioni sono principalmente due una è il fallimento per quanto riguarda l’operazione di time warner, l’operazione time warner è stata costosissima e non ha portato alcun successo. secondo fattore è il debito, AT&T è tra le società non finanziarie quella più indebitata negli stati uniti. è vero che questa operazione riporta qualche ritorno ma bisognerà vedere poi come la nuova entità riuscirà performare, ricordo la nuova entità sarà per il 71 per cento proprietaria AT&T quindi sono i dubbi che gli investitori stanno pensando e quindi insomma non stanno premiando ecco questa operazione
ecco invece dove vedi Amazon in tutto ciò? Hai già menzionato tempo fa naturalmente l’operazione intrapresa da Amazon che ha avviato le trattative per acquistare la casa cinematografica MGM ovvero il creatore di james bond, l’agente 007 per 9 miliardi di dollari e questa è una risposta imminente a tutto ciò che accade con AT&T e naturalmente discovery, ma dove vedi Amazon? perché in termini di competizioni con Disney e Netflix onestamente non ce la sta facendo, allora dove vedi Amazon nel medio breve termine
Si per il momento è vero per il momento è indietro rispetto a Disney e Netflix, l’operazione MGM è importante, MGM era in vendita da otto mesi e questo fa capire come ci sarà sempre più un’ulteriore espansione per quanto riguarda questo comparto, ti faccio anche altri nomi che entreranno in questi matrimoni: Comcast, lions gate entertainment, quindi perché tutti dovranno fondersi per migliorare la propria attività. Amazon ha un business così diversificato che non penso abbia tanti problemi per quanto riguarda solamente la parte diciamo video quindi continuerà a investire tanto perché un mercato molto ricco ma sul titolo amazon rimaniamo estremamente positivi, è vero deve recuperare terreno rispetto agli altri ma come detto, dopo l’operazione mgm è capace di comprare uno di questi diciamo tre grandi player che sono quelli della bbc network cbs e così via
ottimo intanto andiamo a occare anche l’ultimo argomento di oggi che sono le critto valute il bitcoin a 43mila dollari, il dodgecoin a 48 centesimi naturalmente il market mover principale senza alcun dubbio è Mask, con i suoi tweet compulsivi anche un po’ strani per carità perché nessuno ci crede che ha scoperto che il mining ovvero la produzione del bitcoin inquina, questo lo sapevamo ormai già da tempo.Quindi Filippo a parte Musk, che cosa è che muove i prezzi?
oggi quello che muove i prezzi è stata la decisione della banca centrale cinese di pubblicare un comunicato dove conferma che ribadisce che nessuna istituzione finanziaria nel suo sistema di pagamento può accettare i bitcoin come sistema di pagamento, questo aveva portato ulteriori ribassi, sappiamo che il bitcoin, ma anche la gran parte delle criptovalute è stata soggetta da vendite è stato oggetto di vendite soprattutto come ricordava i tu giustamente dai tweet di Elon Musk, che ha abbandonato il bitcoin per ragioni di spreco di energia, insomma per consigliare l’acquisto di altre cripto valute diciamo più efficienti da un punto di vista energetico. però ecco è un ribasso molto importante perché ricordiamoci il bitcoin solamente a maggio quindi 5- 6 giorni fa quotava 60 mila dollari e siamo arrivati a 42.000 dollari di veramente sui livelli molto bassi. io farei attenzione anche sempre alla questione delle banche centrali perché i progetti di central bank of digital currency sono sempre più sviluppati, in estate ci potrebbero essere con le notizie non solamente dello yuan digitale ma anche per quelle risposte ecco anche da parte degli stati uniti, regno unito e zona euro sulle valute digitali. questo potrebbe portare ulteriori vendite su bitcoin, nel breve mi aspetto un rimbalzo delle quotazioni, quindi che possono ritornare verso i 48mila dollari
e quindi giusto per capirci dopo questo allarme che ci hai lanciato riguardo le banche centrali che tipo di cali possiamo attenderci dal bitcoin?
ma nel medio lungo periodo un aumento della regolamentazione può portare ulteriori cali quindi nel medio, nel medio periodo quindi fra 3-6 mesi il bitcoin potrebbe tornare anche a 30.000 dollari nel breve mi aspetto un rimbalzo perché insomma l’abbiamo visto anche in precedenza soprattutto il forte calo di aprile che l’ha passato da 64mila 48mila dollari, poi aveva rimbalzato a 60mila adesso siamo in un forte sell off quindi nel breve da qua a 1-3 mesi mi aspetto che il primo obiettivo 48mila dollari, poi a 54mila nel medio lungo invece mi aspetto un ribasso verso i 30 mila dollari.
Allora, intanto un parere sul dodgecoin perché entra nelle piattaforme di coinbase quindi potrebbe essere anche una criptovaluta anche molto più scambiato in quanto entra in più piattaforme quasi ogni giorno quindi volevo capire quali sono i target lì a tuo avviso a livello di prezzi?
allora il mio consiglio sud dodgecoin è di fare ancora più cautela e investire solamente se qualcuno pensa che quel denaro può essere perso del tutto perché è una valuta che non ha al momento alcun fondamentale dietro solamente qualche tweet di elon musk, quindi solamente a brevissimo periodo con la consapevolezza della fortissima volatilità della cripto, io credo che per esempio già l’iter del progetto di Ethereum sia già molto meglio rispetto all’investimento di dodgecoin. non sono un grande fan del dodgecoin rispetto a Elon mask, probabilmente sarà dispiaciuto lui ma io credo sia una valuta che sia proprio sostenuta dalla speculazione e dai tweet di alcuni influencer che stanno un po’ manipolando il mercato
Un po’ è un modo di esprimersi molto gentile, stanno proprio manipolando tanto il mercato. Grazie Filippo Diodovich.